Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

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Rassegna anno V/n. 087 (1338)

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Appello 1

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

Le notizie

Genocidio a Gaza

Gli occupanti israeliani hanno ucciso ieri 62 civili e ferito altri 91, in 6 bombardamenti che hanno causato stragi in case e palazzi presi di mira con caccia e droni e sottoposti ai colpi dell’artiglieria. Particolarmente colpita è la città di Rafah, dove sono stati rasi al suolo due palazzi. Anche le tende improvvisate di plastica leggera sulla spiaggia di Rafah sono state colpite dall’artiglieria navale israeliana.

Rafah è stata isolata completamente e sul terreno si notano i preparativi per l’offensiva di terra. Sarà una deportazione di massa di civili palestinesi, verso il Sinai egiziani oppure gettati in mare.

Ospedali nel mirino

In 12 giorni di occupazione del complesso ospedaliero Shifà, l’esercito israeliano ha ucciso a sangue freddo oltre 200 persone, tra di loro sei medici. “Uccisioni avvenute davanti agli occhi di sfollati e malati. Per l’esercito israeliano, tutti i palestinesi sono terroristi”, ha detto un infermiere che è riuscito a sfollare. Secondo fonti del ministero della sanità palestinese, sono quasi mille i deportati da Shifà verso i campi di concentramento nel deserto del Negev, in Israele.

Secondo un rapporto dell’OMS, “sono soltanto 10 gli ospedali ancora funzionanti in tutta la Striscia di Gaza, su un totale di 36 presenti prima della guerra. Tutte le altre strutture sono state distrutte sistematicamente, con bombardamenti o dinamite, per far deragliare il sistema sanitario palestinesi e non garantire più le cure per malati e feriti. Sono disperate le condizioni dei malati di cancro e dializzati”.

Uccidere per fame

Nell’ospedale “Kamal Adwan” la situazione dei neonati è drammatica. Lo denuncia un infermiere che ha raccontato ad un’emittente tv le sofferenze di oltre cento neonati soggetti a sotto alimentazione. “pesano metà della situazione di normalità e non ci sono prospettive di miglioramento. Qui manca tutto: le mamme non sono alimentate per poter allattare e nell’ospedale manca il latte in polvere”. Poi ha aggiunto desolato: “Sono condannati a morire”.

Corte di Giustizia internazionale

Un’altra mazzata sulla testa di Netanyahu dalla giustizia internazionale. La Corte ha emesso ieri, con voto unanime, una nuova ordinanza, in risposta alla nuova richiesta avanzata dal Sud Africa, che obbliga Israele a permettere l’ingresso degli aiuti internazionali senza restrizioni. “Lo Stato di Israele deve, in conformità con i suoi obblighi ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, e in considerazione del deterioramento delle condizioni della vita a cui sono soggetti i palestinesi di Gaza, in particolare il dilagare della carestia

e fame, adottare tutte le misure necessarie ed efficaci per monitorare senza indugio, in cooperazione con le Nazioni Unite, per garantire che vi sia ampia e su illimitata scala, la fornitura da parte di tutte le parti interessate di servizi di base e di assistenza umanitaria urgentemente necessari, compresi cibo, acqua, elettricità, carburante, alloggio,

abbigliamento, prodotti e strutture per l’igiene e la sanificazione, nonché attrezzature e cure servizi medici, ai palestinesi in tutta la Striscia di Gaza, in particolare aumentando la capacità e numero di valichi di frontiera terrestri e mantenerli aperti tutto il tempo necessario”.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Repressione e scontri in tutte le principali località palestinesi della Cisgiordania. Arresti in massa di attivisti e amministratori. I sindaci dei villaggi nella provincia di El-Khalil, che hanno voluto contrastare a mani nude i rastrellamenti israeliani sono stati picchiati e arrestati.

Nella valle del Giordano, le truppe israeliane sono all’inseguimento del giovane palestinese che aveva sparato contro un posto di blocco presso il villaggio di El-Oja. Un’operazione di rastrellamento è in corso casa per casa in tutto il villaggio. Anche la città di Ariha è sottoposta ad un assedio ermetico, che non permette né l’ingresso in città, né uscirne.

ANP

Il neo premier palestinese, Mohammed Mustafà, ha presentato la lista dei ministri del nuovo governo al presidente Abbas, che l’ha approvata. Il delicato ministero degli esteri, che dovrà affrontare le trattative per il futuro amministrativo di Gaza, sarà guidato dallo stesso premier. Il giuramento nelle mani del presidente sarà svolto domenica.

Trattative

Il premier israeliano Netanyahu si è incontrato per la prima volta con i familiari dei soldati catturati da Hamas all’inizio di ottobre 2023. Più che ascoltare le loro richieste, secondo quanto rivela la stampa israeliana, ha parlato principalmente lui. Ha detto che la questione è seguita da lui personalmente e che intende riportare indietro tutti gli ostaggi e non solo alcuni. Inoltre ha ribadito che l’offensiva terrestre su Rafah è pronta e sarà portata avanti senza indugi. “Abbiamo delle sorprese strategiche per Hamas ed è quella la strada per costringerli a cedere sul dossier ostaggi”. Alcuni parenti degli ostaggi militari hanno rivelato – sotto copertura di anonimato – che, prima dell’incontro con Netanyahu, hanno ricevuto minacce, sotto forma di consigli, da parte dei servizi di sicurezza, per evitare contestazioni o polemiche con il premier.

Libano

Il governo libanese ha consegnato all’ONU una denuncia contro Israele per la strage tra i soccorritori della protezione civile, uccisi in un bombardamento dell’esercito di Tel Aviv su una struttura medica. Negli ultimi tre giorni i caccia di Tel Aviv hanno preso di mira centri sanitari, sia nel sud sia nella valle di Beqaa, provocando la morte di 16 persone tra le equipe mediche e di soccorso.

In preparazione di un’offensiva terrestre in Libano, l’esercito israeliano ha informato di aver compiuto manovre militari nel nord Galilea, simulando attacchi a unità di guerriglia di Hezbollah e postazioni di artiglieria e lancio di razzi.

In risposta agli attacchi israeliani in profondità del territorio libanese, negli ultimi due giorni, Hazbollah ha compiuto un’interrotta azione di lancio di razzi contro Kafr Shuba occupata.

Siria

Una nuova aggressione israeliana contro il territorio siriano. Missili sono stati lanciati su una zona residenziale a sud della capitale Damasco. È stata colpita una palazzina a Mahdalia, provocando– secondo testimoni sentiti dall’Osservatorio siriano – la morte di una persona e il ferimento di altri 5.

All’alba di oggi, venerdì, i caccia di Tel Aviv hanno colpito obiettivi militari ad Aleppo causando morti e feriti secondo un comunicato militari siriano. L’attacco israeliano è avvenuto in simultanea con un’azione delle milizie islamiste che hanno lanciato droni contro la stessa zona. Mentre fonti locali parlano di 5 uccisi tra civili e militari, l’Osservatorio siriano sostiene che nell’attacco sono morti 36 militari, sia siriani che di altre nazionalità (libanese e iraniana).

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e un mese e quattro giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il Cremlino insiste sulla pista ucraina per l’attentato di Mosca: il comitato investigativo russo afferma di avere prove che nazionalisti di Kiev avrebbero fornito “ingenti” finanziamenti al commando di tagiki, responsabile dell’attacco. 

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